TAMPON TAX, EDUCAZIONE SESSUO-AFFETTIVA E CONGEDO PARENTALE: WEWORLD LANCIA IL MANIFESTO PER LA GIUSTIZIA MESTRUALE

Ogni mese 1,8 miliardi di persone in media hanno le mestruazioni; parliamo di quasi il 23% della popolazione mondiale. Eppure, i tabù e i pregiudizi che ancora accompagnano un processo fisiologico e perfettamente naturale sono tantissimi.

Dall’incapacità di chiamarle con il loro nome all’imperativo “nascondi di averle!”. Dall’invalidazione del dolore (che a volte è talmente forte da impedire di vivere normalmente la quotidianità) agli stereotipi per cui “sei nervosa, hai le tue cose?”. Per non parlare della menopausa: passiamo anni a dover fingere di non avere il ciclo mestruale e poi, quando finisce, continuiamo a vergognarci.

Pensare che siano solo innocui pregiudizi e retaggi arcaici sarebbe un errore. Gli effetti sono estremamente concreti, riassumibili in quella che viene definita period poverty o povertà mestruale. Spesso se ne parla in relazione a tutte quelle persone che non possono accedere, per diverse ragioni, ai prodotti mestruali (assorbenti, tamponi, coppette, ecc.), all’acqua, a spazi e strutture adatte a gestire le mestruazioni.

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