SPAZIO CIVICO DA DIFENDERE, SERVE UN OSSERVATORIO

In un Paese che vanta solide garanzie costituzionali a difesa della libertà di stampa, gli attacchi ai giornalisti costano al nostro Paese un giudizio negativo nel report People Power under attack 2022 appena pubblicato da Civicus, organizzazione globale che misura lo spazio civico. I precedenti di Ungheria e Polonia ci insegnano che le limitazioni allo spazio civico sono avvenute lentamente ma con continuità, senza rotture eclatanti, con un inesorabile stillicidio di leggi e regolamenti restrittivi. Anche per questo sarebbe importante che il terzo settore italiano mostrasse un maggiore «spirito di corpo», considerando le restrizioni per le associazioni che si battono per contrastare il cambiamento climatico o le organizzazioni che salvano vite in mare un rischio per l’intera, vivace cittadinanza attiva italiana.

E proprio perché prevenire è meglio che curare, come abbiamo imparato dalla drammatica esperienza dei nostri vicini dell’Europa Orientale, è urgente che la società civile si organizzi, magari attraverso un osservatorio permanente che metta insieme accademici, organizzazioni civiche, esperti, giornalisti, avvocati, mappando le principale aree di rischio per lo stato di diritto e lo spazio civico nazionali attraverso l’analisi di dati e la predisposizione di raccomandazioni. Ma anche la filantropia italiana potrebbe fare la sua parte, alimentando un fondo che supporti attivisti e giornalisti ingiustamente sotto attacco. Non dimenticando che un attacco a chi si batte per il bene comune, è un rischio concreto per la libertà di tutti noi.

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