SMOG: SE FOSSIMO NEL 2030, 72 CITTÀ ITALIANE SAREBBERO FUORI LEGGE

Livelli di inquinamento delle città troppo alti e lontani dai limiti 2030: li superano il 76% delle città per il Pm10, l’84% per il Pm2,5 e il 61% per l’NO2. Su asvis.it l’allarme lanciato dal report “Mal’Aria di città 2023” di Legambiente.

Zone a zero emissioni, città a 30 km all’ora, elettrificazione e potenziamento del trasporto pubblico: questi sono gli interventi più urgenti proposti nel rapporto 2023 di Legambiente “Mal’Aria di città. Cambio di passo cercasi“, che fornisce un quadro completo sullo stato dell’inquinamento atmosferico delle città italiane capoluogo di provincia, basandosi sui dati ufficiali delle centraline di monitoraggio installate dalle Autorità competenti nei diversi comuni.

Il report, redatto e pubblicato il 30 gennaio nell’ambito della Clean Cities Campaign, intende attirare l’attenzione su una decrescita troppo lenta dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane, che mette a rischio la salute delle cittadine e dei cittadini cronicamente esposti a concentrazioni inquinanti troppo elevate.

Il rispetto degli attuali valori normativi rappresenta infatti una condizione necessaria, ma non più sufficiente, per la tutela della salute delle persone. La nuova Direttiva europea sulla qualità dell’ariaha rivisto al ribasso i limiti che dovremo rispettare in futuro (1° gennaio 2030) e comunque con soglie che rimangono significativamente più alte dei valori indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) atti a garantire una vita salubre nelle nostre città.

L’articolo completo su asvis.it