SICILIA: LA RIGENERAZIONE URBANA (E SOCIALE) CHE VIENE DAL BASSO 

L’esperienza di Badia Lost & Found mostra come arte e cultura possano essere redditive per territori trascurati coinvolgendo le persone che abitano quei luoghi. Partita da Lentini, in provincia di Siracusa, oggi la cooperativa promuove e accompagna processi rigenerativi in varie parti dell’isola 

Quella della rigenerazione urbana è una dimensione importante per lo sviluppo sociale delle aree in cui questa avviene e proprio per questo Secondo Welfare se ne occupa da molto tempo.

In questo quadro vi vogliamo raccontare di Badia Lost & Found, una realtà che opera a Lentini, in provincia di Siracusa, con l’obiettivo di restituire il territorio alla sua comunità attraverso diverse attività. Lo ha fatto e lo fa, come dice il suo nome, a partire dal quartiere di Badia recuperando beni della cultura, sia tangibili che immateriali, idealmente un po’ come accade coi bagagli perduti. 

Il segno più evidente di questa azione, che dura informalmente da 10 anni e che dal 2017 ha assunto una forma cooperativa, è il Parco Urbano d’Arte che si compone di 44 opere d’arte diffuse sui muri delle case della città. Un pezzo importante di un’esperienza di rigenerazione urbana nata dal basso che, grazie ad attori del secondo welfare, ha messo in atto azioni significative su un territorio dove mancavano strategie pubbliche per il recupero di beni culturali e spazi abbandonati, che così sono stati invece resi alla collettività. E che ora si stanno allargando anche ad altre aree della Sicilia. Nell’articolo che segue vi raccontiamo come, anche attraverso le voci di alcuni dei suoi protagonisti.

Leggi l’articolo completo di Alessandra Motta su Percorsi di Secondo Welfare