SE NON SALVIAMO IL PIANETA ORA NON CI RIUSCIREMO (MAI) PIÙ

L’unico modo per scongiurare gli effetti irreversibili della crisi del clima è intervenire subito in modo deciso, come sottolinea l’ultimo rapporto dell’Onu dell’Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite). Il rapporto sottolinea le tempestive riduzioni delle emissioni necessarie per raggiungere gli obiettivi climatici intermedi: ridurre le emissioni di gas serra del 43% entro il 2030 e del 60% entro il 2035 per raggiungere lo zero netto entro la metà del secolo ed evitare che le temperature globali superino il pericoloso punto di non ritorno di 1,5°C. M le politiche attuali sono insufficienti rispetto al raggiungimento di questi obiettivi. L’articolo di Luca Cereda su Vita

Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Ipcc) ha pubblicato quello che potrebbe diventare un documento fondamentale sul progresso dell’umanità (o – come una Cassandra – sulla sua mancanza, nel caso in cui non dovessimo dar retta ai suoi avvertimenti). Si tratta di un rapporto in cui vengono riassunti i risultati dei sei precedenti studi che illustravano la scienza alla base del cambiamento climatico in corso, i modi in cui il sistema alimentare emette gas serra e come si stanno trasformando gli oceani e – sciogliendo – le regioni polari. Il rapporto è un appello accorato affinché la nostra specie metta in campo i cambiamenti enormi – ma fattibili – necessari per limitare i danni causati da ogni frazione di grado di riscaldamento in più. L’ultimo documento dell’Ipcc rappresenta anche una sorta di arrivederci, dal momento che il prossimo rapporto sul clima del gruppo non arriverà prima di almeno altri cinque anni e potrà fare il bilancio di quanto fatto, o non fatto nel frattempo con tutti i dati in mano.

Per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti c’è una finestra di opportunità che si sta chiudendo rapidamente – si legge –. Le scelte e le azioni intraprese in questo decennio avranno un impatto sul presente e per migliaia di anni». Più il riscaldamento climatico aumenta, infatti, più difficile sarà adottare azioni di mitigazione per tutelare la salute umana, l’agricoltura e il mondo naturale. Alcuni effetti, come il collasso degli ecosistemi, saranno irreversibili. «Il rapporto di sintesi sottolinea quanto sia importante non solo accelerare l’azione a favore del clima, ma farlo in modo da aiutare tutti nel mondo, non solo le persone nei paesi e nelle regioni più ricche», ha dichiarato in un comunicato il coautore del rapporto Christopher Trisos, direttore del Climate risk lab presso l’African climate and development initiative. Cambiamento “inequivocabile”, sottolinea il rapporto: abbiamo già riscaldato il pianeta di 1,1 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, innescando ondate di calore, incendi, tempeste di acqua e ghiaccio sempre più violente e siccità che stanno uccidendo esseri umani e destabilizzano gli ecosistemi.

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