SE LA COOPERAZIONE DIMENTICA I GIOVANI 

Negli ultimi anni, le cooperative italiane hanno dimostrato di essere attori fondamentali nell’affrontare le sfide sociali ed economiche del nostro tempo, con l’obiettivo di promuovere la sociale, incrementare l’occupazione e il reddito, migliorare i servizi sanitari territoriali e attuare politiche attive del lavoro. Tuttavia, per realizzare appieno il loro potenziale, è necessario affrontare alcune sfide cruciali che ancora si presentano. L’analisi condotta da Euricse nel rapporto La Cooperazione in Italia” fornisce uno sguardo approfondito sullo stato attuale del settore e traccia delle prospettive per un futuro equo ed inclusivo, proponendo riflessioni sulle direzioni di sviluppo da seguire e sulle strategie necessarie per accedere ai fondi strutturali, nonché sul ruolo delle cooperative nell’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il rapporto evidenzia innanzitutto la diffusa presenza delle cooperative in tutto il Paese, con un peso economico significativo, soprattutto nel Nord Italia. Tuttavia, il rapporto sottolinea anche alcune importanti criticità. Una delle principali sfide che le cooperative italiane devono affrontare riguarda la transizione generazionale. Nonostante il contributo significativo delle cooperative alla creazione di occupazione nel Paese, si registra un divario generazionale all’interno delle posizioni decisionali. I giovani sono sotto-rappresentati nei consigli di amministrazione, con una presenza limitata che potrebbe compromettere la vitalità e l’innovazione delle cooperative nel lungo termine.

Continua a leggere l’articolo di Chiara Carini ed Eddi Fontanari su VITA