SCIENZE COMPORTAMENTALI E DIFFERENZE DI GENERE

Le scienze sociali si sono occupate molto delle differenze di genere che si osservano nell’accesso e nell’uso delle risorse (dalla salute fisica e mentale all’istruzione, dall’accesso a risorse materiali e immateriali, al lavoro retribuito e quello di cura, all’uso del tempo), ascrivendole a fattori sia biologici che sociali che, mano a mano che gli studi sulla genetica hanno prodotto la consapevolezza della impossibilità di utilizzare distinzioni così nette si sono via via raccolti in fattori individuali (come le caratteristiche e preferenze) e fattori struttural-ambientali (come le norme sociali).

L’evidenza suggerisce che le norme e la cultura sociali, che a loro volta influenzano le preferenze, i comportamenti e gli incentivi per promuovere competenze specifiche, sono fattori chiave per comprendere le differenze di genere nella partecipazione alla forza lavoro e nei salari. E le norme di genere hanno un ruolo importante anche nel determinare gli impatti diseguali della genitorialità su uomini e donne che sono tipicamente molto più elevate nei paesi con una divisione del lavoro di cura tradizionale come nel caso dell’Italia, dove il divario di tempo dedicato alla cura è il più elevato in Europa.

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