REDDITO ALIMENTARE: LA SPERIMENTAZIONE PRENDE IL VIA IN QUATTRO CITTÀ

Le prime modalità attuative della misura e le forme di coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore sono stati definiti a maggio 2023 dal Decreto n. 78 del Ministero del Lavoro, redatto a seguito di incontri con le parti istituzionali coinvolte (in primis Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, AGEA – Agenzia per le erogazioni Agricoltura e ANCI) e con il Tavolo per la lotta agli sprechi e per l’assistenza alimentare e le Organizzazioni già partner nazionali del FEAD, il Fondo di aiuti europei agli indigenti1.

Il 20 dicembre scorso, a seguito dell’accordo raggiunto in sede di Conferenza unificata, sono stati individuati i Comuni capoluogo delle Città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo per l’attuazione della sperimentazione, che avrà durata triennale a partire dal 2024. I Comuni capoluogo delle Città Metropolitane sono stati individuati tenendo conto anche della concentrazione dei tassi di povertà che insistono sui loro territori.

Mentre il nome “Reddito alimentare” fa pensare a un trasferimento monetario, si tratta in realtà dell’erogazione diretta di prodotti alimentari. La misura consiste infatti nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore presenti sui territori, di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, donati cioè dagli esercizi commerciali che aderiscono volontariamente alla sperimentazione. I soggetti che possono usufruire dei benefici della distribuzione alimentare possono essere i medesimi degli elenchi in possesso alle Organizzazioni Partner Territoriali della distribuzione dell’ex programma FEAD, nonché altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali competenti e/o da altre Organizzazioni del Terzo Settore operanti sul territorio.

L’articolo completo di Franca Maino su Percorsi di Secondo Welfare