RAPPORTO SDGS: ITALIA MIGLIORA PER PARITÀ DI GENERE, PEGGIORANO ENERGIA E ISTITUZIONI

In un contesto di generale miglioramento degli indicatori nell’ultimo decennio, lo scorso anno ha fatto registrare un rallentamento delle tendenze positive. Questo risulta dall’aggiornamento delle misure statistiche relative ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che l’Istat ha presentato il 20 giugno diffondendo la sesta edizione(2023) del Rapporto sui Sustainable Development Goals. Le conseguenze della guerra si notano, in particolare, sul settore energetico e sul costo della vita. Il Rapporto include 372 misure statistiche per 139 indicatori Un-Iaeg, quelli selezionati dal gruppo di esperti delle Nazioni unite e analizza anche i divari territoriali.

I risultati

Nell’ultimo anno l’andamento delle misure è variegato: il 42,6% è in miglioramento, il 24,6% è stazionario e il 32,8% fa riscontrare un peggioramento. Positive, in particolare, le misure per il Goal 17 “Partnership per gli Obiettivi” e il Goal 5 “Parità di genere”. I progressi nell’ambito della parità di genere sono dovuti in particolare alla crescita della rappresentanza femminile nelle amministrazioni regionali, nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa e negli organi decisionali.

Il maggior numero di indicatori in peggioramento si rileva per il Goal 7 “Energia pulita e accessibile”, a causa dell’aumento dei consumi energetici, non sostenuto da una crescita dell’apporto delle fonti rinnovabili, e della percentuale di persone che incontrano difficoltà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione. Situazione negativa anche per il Goal 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide” dovuta al sovraffollamento delle carceri e al minor grado di soddisfazione verso i servizi pubblici.

Confrontando i dati con i dieci anni precedenti, si riscontrano segnali positivi: il 58,6% delle misure è infatti in miglioramento, il 21,3% resta stazionario e solo il 20,1% segnala un peggioramento.

Leggi l’articolo completo di Maddalena Binda per ASviS qui