PREVENIRE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE È NECESSARIO GIÀ IN ADOLESCENZA

Come sono toccati gli e le adolescenti dal fenomeno della violenza di genere? Che percezione e che vissuto hanno? Un report di Fondazione Libellula aiuta ad analizzare la situazione e a individuare possibili strade per intervenire. Partendo dalla scuola.

“È violenza contro le donne ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà che avvenga nella vita pubblica o privata”. Così recita l’art. 1 della Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne.

A 24 anni dalla sua istituzione, il 25 novembre commemoriamo la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne (ne parliamo qui), un fenomeno che ancora ha bisogno di stare al centro del dibattito visto che siamo lontani dall’estirparlo.

La mancanza di azioni concrete sul tema da parte delle istituzioni spesso è legata all’insufficienza di dati. Quando, invece, vengono intrapresi, gli interventi mirano soprattutto a salvaguardare l’incolumità delle donne (ed eventuali minori) vittime di violenza domestica. Interventi, dunque, realizzati in ottica riparativa ma che poco, purtroppo, impattano sulla prevenzione.

E allora nei confronti di chi bisogna rivolgere le azioni di prevenzione, sensibilizzazione e supporto? Per rispondere a questa domanda, la Fondazione Libellula ha realizzato una survey che racconta come questo fenomeno sia già diffuso tra ragazzi e ragazze adolescenti. Di seguito ne analizziamo i principali risultati per andare a vedere quanto sono profonde le radici di una cultura che va cambiata.

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