POSITION PAPER DI ASVIS PER LA TUTELA DEI SERVIZI ECOSISTEMICI 

La Terra, nell’arco della sua esistenza, ha subìto profondi sconvolgimenti in tutte le parti che la costituiscono, a causa delle notevoli e continue trasformazioni che hanno interessato le sue diverse sfere […] Gli esseri umani stanno modificando i complessi sistemi del pianeta in un lasso di tempo brevissimo e con lo stesso impatto di forze che operano da milioni di anni […] È necessario, perciò, intraprendere nuove strade e sviluppare una visione olistica e sistemica per cambiare direzione”.

Questo l’avvertimento che emerge dal Position paper elaborato dal Gruppo di lavoro dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sul Goal 11 “Città e comunità sostenibili”, dal titolo “Il ruolo, la valorizzazione e il pagamento dei servizi ecosistemici”. 

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Il Position paper ASviS si è concentrato sui mezzi per preservare i cosiddetti “servizi ecosistemici”, ovvero quei contributi che gli ecosistemi apportano al benessere umano. “Dobbiamo essere in rapporto stretto con la natura, che ci offre delle opportunità per il nostro benessere”, ha commentato durante l’evento di presentazione Riccardo Santolini, professore associato dell’Università di Urbino e componente del Comitato nazionale per il Capitale naturale. “Siamo di fronte a un sistema complesso: dobbiamo affrontarlo in maniera complessa e non monofunzionale”.

Tra le principali attività di tutela, il Gruppo di lavoro 11 dell’Alleanza ha individuato lo strumento della perequazione territoriale, una tecnica urbanistica “volta ad attribuire un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione di uno o più ambiti del territorio”, a prescindere dall’effettiva possibilità di edificare. L’obiettivo? “Garantire la disponibilità di spazi da dedicare alla collettività”. Ma fondamentale, secondo il Paper, sono anche i Pagamenti dei servizi ecosistemici (Psea), strumenti che obbligano i beneficiari di un certo servizio ecosistemico (come possono essere i coltivatori, nell’utilizzo dell’acqua) a pagare per la preservazione e il miglioramento del capitale naturale utilizzato.

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