PADRI IN PENA: LA FONDAZIONE VINCENZO CASILLO NEL CARCERE DI TRANI

La Fondazione Vincenzo Casillo ha scelto di sostenere il progetto Padri in Pena con l’auspicio di poter migliorare il tessuto sociale del territoio, ma soprattuto in virtù della salvaguardia dei diritti dei bambini a mantenere il legame con il proprio genitore, consapevole del fatto che questo sia un aspetto determinante e imprescindibile nel loro percorso di formazione ed educazione. 

Padri in Pena è un’iniziativa dell’associazione di promozione sociale Social Project che nasce dalla volontà di replicare gli straordinari risultati già ottenuti presso l’Istituto di pena di Bellizzi Irpino (AV) concluso a fine febbraio 2021 e finanziato da fondi stanziati dall’Autorità Garante per i diritti dei detenuti della Regione Campania.
Il percorso dura 3 mesi, coinvolge classi di 15 padri per ciascun gruppo di lavoro e si pone come obiettivo primario quello di garantire un sostegno concreto sul piano pedagogico e psicologico, in particolar modo attraverso la scrittura autobiografica
Il momento in cui ci si riaffaccia sul territorio è sempre molto atteso ma anche temuto dalla persona detenuta, perché significa fare i conti con un mondo che in sua assenza è andato avanti. Permettere ai Padri in Pena di cambiare ed evolvere, soprattutto in termini di consapevolezza, all’interno delle proprie relazioni familiari consente loro di rientrare più serenamente, una volta scontata la pena, in un nucleo che durante il periodo della carcerazione è cambiato.

Il progetto è stato traghettato a metà Maggio 2021 nell‘Istituto penitenziario di Trani (BT) soprattutto grazie al Direttore Altomare, al Comandante Paccione, alla Fondazione Vincenzo Casillo e alla Senatrice Angela Anna Bruna Piarulli che ha accolto con entusiasmo il progetto sia per l’esperienza pregressa come Direttore del carcere di Trani, sia per il mandato politico che oggi ricopre in qualità di Senatore della Repubblica e di Presidente della Commissione di Inchiesta sui fatti accaduti presso la Comunità “Il Forteto”, dove si parla di minori svantaggiati allontanati dalle famiglie di origine.

Ulteriori informazioni sul progetto sul sito di Fondazione Vincenzo Casillo