OLTRE IL PIL: LE INDICAZIONI DI GUTERRES SU NUOVE METRICHE PER L’AGENDA 2030

Dalla distribuzione della ricchezza alla valutazione dell’utilizzo delle risorse naturali: nuovi indicatori per misurare lo sviluppo umano nel nuovo policy brief presentato dal segretario generale dell’Onu in vista del Summit sul futuro.

Il modello economico attuale non tiene conto degli aspetti che contribuiscono al benessere umano: è un “anacronismo dannoso nel cuore del policy making globale”. Per questo “un cambiamento fondamentale nel modo in cui misuriamo il progresso è urgente”, come sottolinea il quarto della serie di policy brief proposti da António Guterres, segretario generale delle Nazioni, in vista del Summit sul futuro intitolato “Valuing what counts: framework to progress beyond Gross domestic product”. Nel policiy brief si mette in relazione, per la prima volta, la necessità di andare oltre al Prodotto interno lordo con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Il Pil può essere considerato “una storia di successo” perché ha permesso ai Paesi di produrre resoconti affidabili e comparabile. Con un grosso limite. Il Pil, infatti, non tiene conto non tiene conto degli effetti negativi sul Pianeta e sulle persone. Considerando solo l’impatto sul Pil, attività come la deforestazione, la pesca eccessiva o l’utilizzo dei combustibili fossili possono essere considerate positive in quanto contribuiscono a un aumento della ricchezza. Per questo da anni si discute della possibilità di trovare nuovi indicatori per misurare lo sviluppo umano.

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