NON AUTOSUFFICIENZA: LA GUIDA ALLA RIFORMA DEL PATTO PER UN NUOVO WELFARE 

Da alcuni anni gli effetti dell’invecchiamento della popolazione sono sempre più evidenti nel nostro Paese. L’aumento del numero degli anziani e la crescita dei loro bisogni legati all’aumento dell’età, soprattutto durante il periodo pandemico, si sono scontrati con l’inadeguatezza dei servizi per la non autosufficienza. L’Italia da oltre 30 anni attende una riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, ma ci è voluto il Covid-19 per sbloccare la situazione. In particolare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con la sua mole di investimenti, ha offerto la cornice adeguata per compiere diversi passi fondamentali in questa direzione.

Sono stati compiuti anche grazie a una cinquantina di organizzazioni della società civile che nel 2021 hanno dato vita al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza: un’alleanza di scopo che, sulla base di una articolata proposta di riforma negli ultimi due anni ha realizzato un’intensa azione di advocacy, rivolta soprattutto verso le istituzioni nazionali. Anche grazie a questi sforzi, a marzo scorso è stata approvata la Legge 33/2023, cioè la Legge Delega che delinea l’impianto complessivo della riforma italiana dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, che entro il gennaio 2024 dovrà essere adottata dal Governo mediante Decreti Legislativi.

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Tra le organizzazioni della società civile che partecipano nel Patto, anche Percorsi di Secondo welfare e Fondazione di Comunità Benevento.

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