MOLESTIE SUL LAVORO, PENALIZZANO LE DONNE E LE AZIENDE

Sono oltre un milione e 400mila le donne che hanno subito molestie sessuali sul luogo di lavoro secondo l’ultimo rapporto Istat del 2018.

Un dato probabilmente calcolato per difetto, perché denunciare espone chi lo fa al rischio di restare disoccupato e sappiamo quanto sia difficile ancora oggi per le appartenenti al genere femminile avere un’occupazione stabile ed equamente retribuita.

Ma gli effetti deleteri non riguardano solo le vittime, anche se già il malessere personale basterebbe per indurre a parlarne e ad agire al fine di contrastare questa pratica esecrabile e purtroppo diffusa.

Le ripercussioni riguardano anche le aziende perché, come spiega Tatiana Biagioni, avvocata giuslavorista e consulente esperta in politiche di genere presso il dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, “un ambiente di lavoro tossico fa sì che le persone non riescano a dare il meglio delle proprie capacità. E questo vale non solo per chi subisce direttamente le molestie; anche le colleghe e i colleghi che stanno intorno ne risentono in modo negativo”.

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