Con questa riflessione si apre, all’interno del dossier “Era Digitale” di Letture Lente, la call “Metaluoghi digitali”, il cui obiettivo è esaminare contorni e caratteristiche, opportunità e criticità, dei nuovi spazi e forme sociali – di lavoro, socialità, formazione, ecc. – generati dalla trasformazione digitale e dai nuovi immaginari, desideri, emozioni, abilità che questa sta generando e che la determinano e la indirizzano, aprendo nuovi orizzonti di senso ma anche nuove diseguaglianze. Con uno sguardo centrato sulle pratiche culturali come ambito di osservazione ma anche leva di cambiamento e sperimentazione di nuove metriche, nuove modalità per accompagnare la trasformazione e dialogare con i nativi digitali.
Per prendere parte al dibattito di Letture Lente su questi temi potete inviarci proposte di contributi al seguente indirizzo: contributi@agcult.it
NUOVE ROTTE DELLA PARTECIPAZIONE
Tra i suoi tanti effetti, il Covid 19 ha punteggiato di paradossi la nostra percezione del quotidiano. Abbiamo imparato a viaggiare da fermi. Costretti all’immobilità fisica dalle limitazioni dettate dalla tutela della salute nostra e altrui, abbiamo cercato altre strade, altri modi per saziare la nostra fame di movimento, di relazione, di incontro, di scoperta. Abbiamo trovato modi complessi e insieme comodi per farlo. Ci siamo dovuti educare all’uso degli strumenti digitali come mai prima, per bisogno, ma una volta entrati nella dimensione a cui questi portali in miniatura danno accesso ci siamo adagiati, stupiti di come pochi clic ci separino dalla apparente soddisfazione di qualsiasi esigenza materiale e immateriale. O quasi.