L’ORIENTAMENTO ALLA COMUNITÀ NELLA RIGENERAZIONE TERRITORIALE. COMUNITÀ, CULTURA E IMPATTO SOCIALE 

Le comunità sempre di più sono considerate una “risorsa” necessaria per la realizzazione di processi volti o a rigenerare territori ritenuti marginali oppure a rafforzare sistemi di protezione sociale già esistenti che richiedono soluzioni comunitarie per rispondere a bisogni emergenti. Legambiente Marche e Fondazione Symbola hanno condotto una ricerca all’interno della quale AICCON ha realizzato un approfondimento dedicato alla costruzione di un cruscotto di indicatori per la costruzione di policy e processi valutativi utili a orientare progettualità che intendono operare in territori soggetti a processi di spopolamento o intenzionati a ripartire a seguito di eventi drammatici come un terremoto dove il fattore comunitario ha perso di intensità e vitalità 

La ricostruzione post-sisma nell’Italia Centrale ha rappresentato e rappresenta ancora un imponente campo di studio e ricerca, richiedendo l’ideazione e l’attuazione di politiche volte alla rigenerazione non solo degli spazi fisici in cui le comunità potranno tornare a vivere, ma in modo forse ancora più determinante, l’individuazione di soluzioni che possano ridisegnare lo scopo e la ragione per cui si deciderà di restare, vivere e lavorare in zone che apparentemente non riescono a fornire servizi e attività sufficienti a una rigenerazione che risponda alle esigenze economiche, sociali e culturali.

Le comunità che hanno attraversato l’esperienza del terremoto, della perdita improvvisa e a tratti insensata di ogni possibile riferimento, le comunità che sono orfane di piazze, luoghi di aggregazione e momenti di socializzazione, necessitano di un approccio alla ricostruzione che miri a ricostruire il tessuto sociale in stretta connessione agli spazi abitati, vissuti e agiti.

La mancanza di visione strategica potrebbe condurre a forme di riconversione o riutilizzo che non soddisfano le nuove forme dell’abitare; potrebbe rappresentare una incoerente rimodulazione di spazi che si allontanano dalle effettive esigenze delle comunità con un conseguente dispendio di risorse economiche, risorse umane e tempo.

Al contrario per rendere i nuovi spazi della comunità luoghi in cui riconoscersi e riacquisire un senso di appartenenza si rende sempre più evidente il cambio di paradigma che pone la comunità al centro sia della discussione, sia del processo decisionale in modo da favorire forme di co-progettazione in cui la realizzazione dei nuovi spazi diventi un momento aggregativo per trasformare il territorio in un luogo accogliente e partecipato.

Scarica il report e continua a leggere