LA VIA DELLA SETA. ARTE E ARTISTI CONTEMPORANEI DALL’ITALIA, LA MOSTRA E IL SUO LUNGO VIAGGIO

Il progetto, ideato dalla Fondazione Garuzzo e curato da Angela Tecce, è realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme alla rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, e gode del patrocinio del Ministero della Cultura.

Una carovana contemporanea che non si è fermata davanti agli ostacoli della geopolitica e dell’emergenza sanitaria riuscendo, malgrado le pause forzate e le inevitabili difficoltà, a compiere il suo ‘intero viaggio per giungere fino alla Cina. Dopo l’apertura a Pechino all’Inside-Out Art Museum, e a Chongqing presso l’Art Museum del Sichuan Fine Arts Institute, chiude il suo itinerario all’ Art Museum di Xi’an, emblematica città dell’esercito di terracotta, in un museo che ha la peculiarità di essere aperto anche la sera sino a tarda ora proprio con l’intento di avvicinare l’arte a tutte le esigenze del pubblico.

In questo lungo viaggio abbiamo incontrato l’approvazione dei visitatori, la curiosità di tante persone, l’interesse della critica e l’entusiasmo delle nuove generazioni. La nostra missione di diplomazia culturale era proprio andare in paesi che stessero fuori dai classici itinerari, pur sapendo che sarebbe stato più complicato. Così dichiara il Presidente della Fondazione Garuzzo, Rosalba GaruzzoLa soddisfazione è stata però enorme: un grande onore portare il contemporaneo sulla Via che ha unito Occidente e Oriente, solcata da grandissimi personaggi della storia della civiltà, ripercorrendo il camino che ha permesso sviluppo, scambi commerciali e culturali e soprattutto incontro tra popoli. A luglio le opere rientreranno in Italia: sarà difficile non immaginarle esposte, non vederle ammirate, guardate nel dettaglio da ucraini, turchi, georgiani, uzbeki e cinesi, dai tanti turisti, dagli addetti ai lavori e da chi ha curato questa mostra come una delicata creatura che andava custodita, protetta e regalata alla visione del pubblico. Da Xi’an l’arrivederci per altri viaggi che la Fondazione Garuzzo intraprenderà in giro per il mondo per promuovere l’arte italiana e suoi artisti”.

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