LA CRISI IDRICA DEL 2022 È IL SEGNALE DI UN FUTURO DIFFICILE

La crescente domanda per le risorse idriche e le conseguenze dei cambiamenti climatici rendono l’acqua un bene sempre più scarso, con effetti geopolitici, sociali ed economici di grande rilevanza. L’articolo di Maddalena Binda su futuranetwork.eu

Il report “Risorse idriche in Europa – Affrontare lo stress idrico: una valutazione aggiornata” pubblicato nel 2021 dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) afferma che ogni anno il 20% del territorio europeo e il 30% dei suoi abitanti sono soggetti a stress idrico, una condizione, temporanea o prolungata, in cui l’acqua a disposizione non permette di soddisfare la domanda locale. La situazione, si legge nel rapporto, potrebbe aggravarsi nei prossimi anni, anche a causa delle conseguenze della crisi climatica.

Pochi mesi dopo la pubblicazione del documento, le scarse precipitazioni e le temperature anomale hanno provocato una siccità diffusa in quasi tutti i Paesi dell’Unione europea: secondo le stime dell’Osservatorio europeo sulla siccità (Edo), ad agosto del 2022, il 60% del territorio europeo si trovava in condizioni critiche o estremamente critiche a causa della siccità.

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