IL WELFARE LOCALE CHE CAMBIA: TORINO SOLIDALE E IL REDDITO ALIMENTARE

Negli ultimi anni il fenomeno della povertà alimentare in Italia ha trovato spazio nel dibattito pubblico e accademico, specialmente a seguito della crisi socio-sanitaria causata dal virus Covid-19. Secondo una stima su dati Istat (Marchetti e Secondi, 2022) nel 2017 il 22,3% della popolazione viveva una condizione di “At-Risk-of-Food-Poverty, ovvero aveva solo un limitato accesso a cibo sano e sostenibile, in modi socialmente accettabili, liberi da stati psico-emozionali negativi. La fondazione Banco Alimentare e le principali organizzazioni di assistenza alimentare descrivono una situazione drammaticamente esacerbata dalla pandemia, riscontrando un deciso aumento delle richieste di aiuto nel 2020 e nel 2021; sebbene l’emergenza sanitaria sia lentamente rientrata, le condizioni di vita di una ampia platea di persone non sono più tornate ai livelli pre-Covid.

Povertà alimentare: la nascita di Torino Solidale

Nella sola città di Torino si stima che nel 2022 almeno 70.000 persone fossero beneficiarie di assistenza alimentare1, ovvero circa l’8% della popolazione residente. Come noto, chi riceve aiuti materiali è solo una parte del gruppo di persone che potenzialmente vive una condizione di povertà alimentare, tuttavia, in Italia, non esiste una stima aggiornata e affidabile del numero di individui che ne fa esperienza.

Leggi l’articolo completo di Veronica Allegretti e Alessia Toldo su Secondo Welfare