Come sfuggire all’individualismo e alla perdita di solidi legami comunitari che sempre più predominano nella nostra società? Come contrastare il cancro delle diseguaglianze che erode la coesione sociale?
Non possiamo attardarci nell’illusione che tornino i mondi e le culture popolari che hanno sostenuto e animato la rinascita del Paese dopo la Seconda guerra mondiale e generato un welfare sussidiario capace di arginare il crescere delle disuguaglianze.
Occorre invece investire, come sta già accadendo, nelle organizzazioni associative, volontarie e cooperative: in una parola nel Terzo settore.