IL NUOVO FISCO IN AIUTO ALLE ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE

L’articolo di Gabriele Sepio, Segretario Generale di Terzjus.

Occhi puntati sul graduale superamento dell’Irap come occasione per fornire alcune risposte da tempo attese dal mondo non profit. Una volontà che sembra emergere dalle prime indiscrezioni sulla delega fiscale e che potrebbe essere un’opportunità anche rivedere i meccanismi di applicazione del tributo per gli enti non commerciali e gli Ets. A oggi per tali enti, infatti, è prevista una duplice modalità di tassazione (articolo 10) a seconda che l’ente svolga attività esclusivamente non commerciale o commerciale.

Nel primo caso, la base imponibile sarà determinata in un importo pari all’ammontare delle retribuzioni spettanti al personale dipendente, dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente dei compensi erogati per collaborazione coordinata e continuativa, nonché per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente («metodo retributivo»). Nel caso di attività commerciali, invece, il valore della produzione netta, è determinato con il metodo ordinario previsto per società ed enti commerciali, prevedendo tra l’altro una deduzione integrale del costo del lavoro subordinato a tempo indeterminato.

L’articolo, pubblicato su Il Sole 24 Ore del 22 febbraio 2023, è disponibile su terzjus.it