IL MESSAGGIO CHE CI VIENE DAL GRANDE SUCCESSO DEL NOSTRO FESTIVAL 

Migliaia di esperienze sul territorio, ma anche convegni nazionali e rapporti per riflettere sul futuro. La sesta edizione del Festival dello sviluppo sostenibile ha testimoniato una diffusa voglia di partecipazione. L’articolo di Giulio Lo Iacono, Coordinatore operativo ASviS

“Una nuova generazione di idee si fa spazio”, questo il claim che ha accompagnato i diciassette giorni, dal 4 al 20 ottobre, del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la cui sesta edizione ha registrato risultati eccellenti: oltre 20 milioni di persone raggiunte e quasi 1000 eventi su tutto il territorio italiano, on line e anche nel mondo, questi ultimi grazie alla collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Una mobilitazione che testimonia, nonostante il periodo coincidesse con l’avvio della nuova legislatura, il crescente interesse di istituzioni, imprese e società civile per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu, punto di riferimento ineludibile per una politica che guardi davvero al futuro.

Per una manifestazione come il Festival, fare spazio a nuove idee significa, in primo luogo, raccontare storie di sostenibilità, che possano arrivare a fasce sempre più ampie dell’opinione pubblica: dalle comunità energetiche territoriali ai progetti di riqualificazione urbana, dai processi di democrazia partecipativa al ruolo delle donne nella transizione ecologica, dall’impegno di organizzazioni giovanili, scuole e università agli interventi sulla filiera agroalimentare per ridurre gli sprechi. Esperienze che, aggiungendosi alle centinaia di eventi del cartellone, raccontano un Paese in cammino sul sentiero dello sviluppo sostenibile, un percorso che naturalmente non è privo di contraddizioni.

Come ricorda Giuliano Amato, ospite insieme ad altri grandi protagonisti del nostro tempo del ciclo di incontri online Voci sul Futuro, realizzato in occasione del Festival dall’ASviS in collaborazione con Ansa, “davanti ai fenomeni con cui abbiamo a che fare in materia ambientale, non c’è bene comune senza cooperazione. La cooperazione che servirà al mondo dei prossimi decenni è ancora largamente da inventare. Abbiamo stipulato trattati a tutela dell’ambiente, ma come garantirne il rispetto da parte degli Stati è un quesito che ancora oggi sbatte nei privilegi della loro perdurante sovranità”.

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