I SOLDI DEL 5 PER MILLE ALLE FORZE DELLO STATO: UN DANNO INUTILE AL TERZO SETTORE

Il commento di Luigi Bobba su Terzjus

“Che c’azzecca?” avrebbe esclamato un noto pubblico ministero, diventato poi Ministro e leader di partito. Appunto che c’azzecca con il 5 per mille il disegno di legge proposto al Senato dallo stato maggiore della Lega e approvato il 9 giugno 2021 da tutte le forze politiche con la sola astensione del gruppo del PD e di Leu? Mentre si tessevano le lodi del Terzo settore per la sua capacità di alimentare la rete della solidarietà al fine proteggere i cittadini più fragili di fronte alle pesanti conseguenze della pandemia si approvava una proposta che, se fosse approvata in via definitiva anche alla Camera, andrebbe a depauperare Il fondo dedicato al 5 per mille.

Sulla carta e in astratto, l’intento dei proponenti potrebbe anche essere condivisibile – alimentare il fondo per l’assistenza del personale di tutti i corpi dello stato (Polizia, Carabinieri, Finanza, Guardie carcerarie oltreche’ Esercito, Marina e Aereonautica) – ma il provvedimento appare del tutto disallineato con la recente riforma del terzo settore e per di più sottrarrebbe agli ETS significative risorse quali sono quelle del 5 per mille. Risorse peraltro gia’ oggi insufficienti per assicurare che ai beneficiari arrivi effettivamente quel 5 per mille della tassazione dovuta, destinato dal contribuente proprio alle organizzazioni non profit e comunque agli enti che perseguono finalita’ di interesse generale nel campo del volontariato, della ricerca scientifica e sanitaria. Insomma un piccolo assalto alla diligenza,seppur vestito con nobili intenzioni.

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