GLOBAL GENDER GAP REPORT, LA CLASSIFICA: ITALIA 79° (SU 146) 

Crisi energetica, guerre, inflazione e pandemia sono tutti fattori che hanno cambiato radicalmente il mondo negli ultimi anni. Tutto ciò ha influito in diversi ambiti della nostra vita, e il divario di genere è sicuramente uno di quelli.

Il World Economic Forum ha pubblicato il Global gender gap report 2023, che si basa sul confronto dello stato odierno e dell’evoluzione della parità di genere in 146 Paesi. Questa analisi prende in considerazione 4 settori: la partecipazione e l’opportunità economica, il livello di istruzione, la salute e la sopravvivenza, e infine il potere politico.

La parità totale non è ancora stata raggiunta da nessun Paese, anzi: di questo passo serviranno circa 131 anni per il completo raggiungimento, non prima del 2154. Andando nel dettaglio, il report mostra che il gap complessivo, tenendo in considerazione tutti i 146 Paesi, è pari al 68,4%.

La prima posizione è occupata (per la 14° volta consecutiva) dall’Islanda con una percentuale del 91,2%. Seguono la Norvegia (87,9%), la Finlandia (86,3%), la Nuova Zelanda (85,6%), la Svezia (81,5%), la Germania (81,5%), il Nicaragua (unico Paese dell’America latina a essere presente nella top 10, con l’81,1%), la Namibia (80,2%), la Lituania (80%) e il Belgio (79,6%), che per la prima volta si trova tra le prime 10 posizioni. Tutti questi Paesi, a eccezione del Belgio, hanno colmato almeno l’80% del divario di genere. All’ultimo posto si posiziona l’Afghanistan.

l’Italia? Nell’indice complessivo, il nostro Paese si trova al 79° posto, perdendo ben 16 posizioni rispetto al Global gender gap report del 2022, con una percentuale pari al 70,5%. Ma non solo, guardando i dati di tutti i settori analizzati, notiamo che l’Italia ha perso posizioni in 2 ambiti su 4.

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