GLI ITALIANI SONO INSODDISFATTI DEL PROPRIO LAVORO: IL WELFARE AZIENDALE PUÒ AIUTARE A CAMBIARE LA SITUAZIONE? 

Che ruolo hanno oggi le persone all’interno dell’organizzazione? Quanto pesano le loro esigenze rispetto alla strategie complessive? Come e quanto è possibile andare incontro alle loro esigenze? Sono le domande che sempre più imprese si stanno ponendo per ripensare il modo di rapportarsi con i propri collaboratori.

Lavoratrici e lavoratori danno infatti molta più attenzione ad aspetti che prima erano poco considerati quando si parlava di lavoro. Conciliazione dei tempi, welfare, benefit, benessere e felicità: sono i concetti che oggi risultano centrali per chi lavora, spesso anche più di stipendio e stabilità lavorativa.

Percorsi di Secondo Welfare segnala da tempo questo cambiamento in atto, che ora sembra confermato da alcune ricerche di recente pubblicazione che indicano una rinnovata “centralità della persona” e, quindi, una nuova logica che regola la relazione tra l’organizzazione e le sue persone. In cui il welfare aziendale potrebbe giocare un ruolo importante.

L’articolo di Valentino Santoni su Percorsi di Secondo Welfare