GIOVANNINI: “IN ITALIA, 60 MILA MORTI PREMATURE ALL’ANNO PER L’INQUINAMENTO”

Secondo l’ex ministro, direttore scientifico di Asvis, è questo il dato da cui partire quando si discute di sostenibilità. E non è così vero che il passaggio all’auto elettrica sarà un suicidio per l’economia: “Con la transizione ecologica, grazie a politiche appropriate, si può evitare di distruggere posti di lavoro, ma anzi crearli”. Su Vita un dialogo a tutto campo, a un anno dall’inserimento della tutela dell’ambiente in Costituzione

Con Enrico Giovannini si parla di sviluppo sostenibile, non di decrescita felice. Chiarito questo, emerge con altrettanta chiarezza che la strada è piena di difficoltà, tra lobby «che sanno fare il loro mestiere» e notizie superficiali che inquinano il dibattito. Eppure, giusto un anno fa, l’Italia ha inserito in Costituzione l’attenzione per l’ambiente nell’interesse delle nuove generazioni. Assieme a Giovannini, co-fondatore e oggi direttore scientifico dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), docente universitario, due volte ministro, la più recente nel governo Draghi, facciamo il punto della situazione.

Come si colloca il nostro Paese rispetto alla transizione ecologica?
Purtroppo, male, come mostrano gli indicatori statistici disponibili, e non da oggi. Con il Pnrr si è deciso un investimento senza precedenti sull’energia rinnovabile, sulla mobilità sostenibile, sulla trasformazione del sistema economico per essere più sostenibile sul piano ambientale. È ancora presto per dare una valutazione sull’operato del nuovo Governo su un tema così ampio. L’Italia è comunque inserita nel quadro dei paesi che hanno scelto di fare della transizione ecologica il centro del nuovo modello di sviluppo per il nostro continente. Lo ha fatto con il Next generation Eu e altre importanti politiche europee.

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