ELIMINARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: LA RETE DI LUOGHI SICURI E L’APP DI VIDEOCHIAMATA DI DONNEXSTRADA

Da un articolo di Costanza Giannelli su La Svolta – 9 giugno 2023

Sono due i progetti lanciati dall’ONG DonneXStrada:

  • LA RETE DI LUOGHI SICURI “PUNTI VIOLA”

l progetto Punti Viola di DonneXStrada ha come fine la creazione di luoghi sicuri per le persone. Per luoghi sicuri si intende qualsiasi esercizio commerciale aperto al pubblico, sensibilizzato e formato contro la violenza di genere e per la sicurezza in strada delle persone. L’obiettivo generale è quello di attivare il singolo cittadino nel contrastare la violenza partendo proprio dal territorio e dalla costruzione di una rete che possa sostenere le vittime.

La mappa completa

Un Punto Viola di DonneXStrada è quindi un luogo di riferimento nel territorio, che ha la sensibilità e gli strumenti per accogliere la persona nelle diverse situazioni di difficoltà. Il progetto prevede la selezione, la sensibilizzazione e la formazione, svolta dai professionisti del team legale e psicologico.

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  • L’APPLICAZIONE PER SMARTPHONE “VIOLA”

A giugno 2023 è uscita su iOS e Android VIOLA, l’app che, grazie al lavoro di volontari, offre un servizio di videochiamata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a tutti coloro che hanno paura per strada, con lo scopo di prevenire approcci indesiderati e scoraggiare eventuali aggressori.

L’app non prevede solo il servizio di videocall 24/7 (le cui funzioni, per chi desidera, possono essere utilizzate anche tramite chat) ma diverse feature pensate per aumentare il senso di sicurezza e strumenti utili in caso di emergenza. Tra queste ci sono:

– funzione di registrazione video: l’app può registrare la videochiamata e generare una prova audiovisiva in caso di emergenza con la quale l’utente può scegliere di denunciare o meno il reato;

– collegamento con le forze dell’ordine: sia l’utente che l’accompagnatore possono connettersi istantaneamente con le forze dell’ordine più vicine in caso di emergenza direttamente dalla schermata della videochiamata;

– geolocalizzazione: l’app rileva la posizione precisa in modo che le forze dell’ordine possano raggiungere l’utente in modo più accurato e in tempi più rapidi;

– mappe: l’app è integrata con informazioni aggiornate sui Punti Viola disponibili nella zona e l’utente, mentre è in movimento, può vedere quali luoghi sono stati verificati dalla comunità Viola;

– attivazione vocale: le chiamate di emergenza e la geolocalizzazione verso i contatti di emergenza possono essere attivate senza bisogno di digitare sullo smartphone;

– sistema di allerta contatti: l’app permette di impostare un sistema per avvisare i contatti di emergenza dell’itinerario e del momento di arrivo a destinazione.

Quella presentata, però, non sarà la versione definitiva dell’app: gli e le utenti, infatti, possono registrarsi per entrare a far parte del beta testing group ed essere tra le prime persone a testare VIOLA o partecipare al sondaggio sviluppato in collaborazione con la University of Berkley, California, per rispondere alla domanda “Cosa ti farebbe sentire al sicuro sulla strada?” e costruire insieme l’app che aiuti a farlo.

Secondo lo studio condotto dall’associazione statunitense Hollaback! in collaborazione con la Cornell Universityoltre il 55% delle donne è stata vittima di molestie a sfondo sessuale e il 71% afferma di essere stata seguita almeno una volta. Il 13% delle donne è stato oggetto di molestie in strada per la prima volta a meno di 10 anni d’età, il 71% tra i 10 e i 17 anni e il 16% dopo i 17 anni: questo significa che l’84% ha ricevuto molestie in strada prima dei 17 anni. In un esperimento condotto a New York, una donna ha registrato 108 episodi in sole 10 ore.

Secondo i dati condivisi da Holly Kearl in Stop Street Harassment: Making Public Places Safe and Welcoming for Womenalmeno una volta al mese il 45% delle donne evita di recarsi da sola negli spazi pubblici dopo il tramonto, il 50% deve trovare percorsi alternativi verso le proprie destinazioni e l’80% sente il bisogno di stare costantemente all’erta quando percorre strade locali, mentre il 9% ha dovuto cambiare lavoro per allontanarsi dall’area in cui si sono verificate le molestie.