DISTANZE GENERAZIONALI: NE SAPPIAMO ABBASTANZA PER COSTRUIRE UN VERO DIALOGO? 

Per comprendere meglio la complessità della società, adattare le politiche e le strategie alle esigenze della popolazione e pianificare per il futuro in modo più efficace è utile lo studio per generazioni. Analizzare, quindi, gruppi di persone che sono nate e hanno vissuto in un periodo specifico e che condividono alcune caratteristiche comuni, come l’età, le esperienze storiche, culturali o sociali.

Le caratteristiche, i comportamenti, i valori delle generazioni possono avere impatti significativi sull’economia e sulle politiche sociali; ad esempio, la generazione più giovane può avere esigenze e aspettative diverse riguardo all’istruzione e al mercato del lavoro.

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Essere nati in un determinato periodo storico significa subire l’influenza di tutti gli avvenimenti che lo caratterizzano, per questo le generazioni sono profondamente diverse tra loro. Gli individui che vivono attualmente sul nostro pianeta sono generalmente classificati in sei generazioni:

  • Generazione del silenzio: nati fino al 1945, hanno vissuto la seconda guerra mondiale in un periodo in cui non era facile esprimere le proprie convinzioni. Preferiscono fare acquisti di persona, spesso in piccole attività commerciali. Sono caratterizzati da valori tradizionali, senso del dovere e rispetto per l’autorità.
  • Baby Boomers: nati tra il 1946 e il 1964, hanno vissuto l’espansione economica del dopoguerra e i movimenti politici e sociali degli anni sessanta e settanta. Preferiscono ancora gli acquisti tradizionali nei negozi, investono in case di proprietà. Considerano il lavoro come una priorità fondamentale della vita e aspirano al successo professionale ed economico.
  • Generazione X: nati tra il 1965 e il 1979, sono nel pieno della vita professionale e rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia. Hanno vissute le prime grandi innovazioni tecnologiche e adottato l’e-commerce. Hanno una coscienza ecologica a seguito di eventi catastrofici come Chernobyl e il buco nell’ozono, sono caratterizzati da adattabilità, scetticismo e individualismo.
  • Generazione Y (Millennials): nati tra il 1980 e il 1994, sono cresciuti con internet e i social media. Hanno vissuto l’attentato alle Torri gemelle, l’epoca della globalizzazione e i cambiamenti climatici. Fanno acquisti online e si affidano alle recensioni sui social media; utilizzano servizi di condivisione come Uber, Airbnb ecc. Valorizzano la flessibilità, l’equilibrio tra vita e lavoro e l’impatto sociale.
  • Generazione Z: nati tra il 1995 e il 2010, cresciuti a diretto contatto con le tecnologie digitali, sono iperconnessi. Utilizzano prevalentemente dispositivi mobili per fare acquisti; presentano un cambiamento culturale relativo agli orientamenti sessuali e all’identità di genere. Definiti multitasking, sono consapevoli ed esigenti e spesso impegnati sui problemi del pianeta: cambiamenti climatici, gender gap, diritti delle minoranze. Cercano un equilibrio tra lavoro e vita privata, viaggiano molto.
  • Generazione Alpha: nati dopo il 2011,vivono totalmente immersi nelle nuove tecnologie e l’accesso immediato alle informazioni. Non conoscono un mondo senza internet e social media. Il62% dei bambini comincia ad utilizzare strumentitecnologici prima dei 5 annisoprattutto per giocare e guardare cartoni animati o film.