DALLA VIENNA ROSSA AL “NEW SOCIAL HOUSING”: UN MODELLO DI WELFARE ABITATIVO TRA NOSTALGIA E TRASFORMAZIONE

Vienna è considerata la capitale europea dell’edilizia sociale, e le cifre sembrano giustificare questa valutazione: circa un quarto della popolazione della città (di due milioni abitanti) vive in uno dei circa 220.000 alloggi di edilizia pubblica (il cosidetto Gemeindebau) – alloggi costruiti, gestiti e sostenuti della città nell’arco di un secolo. A questi si aggiunge un altro 18,5% della popolazione, che vive in uno dei circa 185.000 alloggi sovvenzionati (il cosidetto Geförderter Wohnbau), costruiti e gestiti da associazioni edilizie senza scopo di lucro, sovvenzionate con fondi pubblici. Complessivamente, il 42,6% del patrimonio abitativo fa parte del patrimonio di edilizia sociale (Statistik Austria 2023), un patrimonio quasi totalmente in affitto, ed a canone calmierato. L’affitto medio mensile in questo segmento è di € 6,4/m² (edilizia pubblica) e € 7,3/m² (edilizia sovvenzionata) (Bauer 2018), ciò che rende l’abitare a Vienna molto più abbordabile rispetto a molte altre capitali europee. Il fatto che quasi la metà della popolazione viennese viva in alloggi sociali significa anche che  – a differenza del contesto italiano  – questi alloggi non sono destinati esclusivamente ai gruppi più poveri e marginali della cittadinanza (e, di conseguenza, stigmatizzati), ma sono accessibili ad ampie fasce della popolazione e quindi presentano un ampio mix sociale. Ciò si riflette anche nella distribuzione spaziale dei complessi residenziali pubblici, che si trovano in tutti i 23 distretti della città (anche se in misura più consistente nei distretti più grandi, che sono allo stesso tempo quelli più periferici).

È importante notare che l’ampia presenza di alloggi sociali è una peculiarità locale – vienneseche non riguarda nella stessa misura il resto del paese, dove la quota di alloggi sociali ammonta al 23,5% dello stock (un valore comunque elevato rispetto ai 4% in Italia). Inoltre, Vienna è una città di affittuari, con circa il 76% della popolazione in affitto, rispetto al dato medio nazionale del 42%. L’Austria, infatti, è un paese in cui la proprietà della casa – e in particolare della casa unifamiliare – costituisce uno degli obiettivi sociali e individuali più forti e radicati.

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