COSA RESTERÀ DELLA SPESA SOCIALE DOPO LA PANDEMIA

La recente pubblicazione dell’Indagine Istat sui servizi sociali 2020 consente di ricostruire l’evoluzione della spesa per il welfare locale nel vivo della pandemia. In questo articolo di Laura Pelliccia su welforum.it viene analizzato l’impatto sulle diverse tipologie di interventi e sulle varie categorie di utenza, con una serie di confronti territoriali e intertemporali; si propongono inoltre una serie di riflessioni sulle fonti di finanziamento, in particolare sottolineando il ruolo dei fondi UE. Ne risulta una serie di trasformazioni nel profilo degli interventi, in alcuni casi in linea con le tendenze di medio-lungo periodo in atto nell’orizzonte pre-pandemico, in altri casi in controtendenza. È difficile, al momento poter dire se le novità dell’epoca Covid diventeranno o meno strutturali; lo si potrà affermare solo proseguendo l’osservazione nel tempo.

L’evoluzione della spesa sociale al 2020: chi sale e chi scende

Nel solo ultimo anno rilevato dall’indagine Istat (2020) la spesa a carico dei Comuni1 è aumentata del 4,3%, proseguendo la tendenza espansiva osservata a partire dal 2015. Nell’ultimo quinquennio in termini monetari a livello nazionale gli interventi sociali sono cresciuti del 13,5%.

Questo sviluppo del 2020 presenta alcuni elementi di straordinarietà, innanzi tutto nella misura in cui si configura come un incremento concentrato solo su alcune specifiche categorie di interventi, invece di essere un incremento omogeneo su tutte le tipologie.

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