COP28, IL SULTANO PRESIDENTE DELLA CONFERENZA: «SENZA PETROLIO SI TORNA ALLE CAVERNE». POLEMICHE E PRECISAZIONI 

Durante uno scambio di opinioni in un forum online con l’ex leader irlandese Mary Robinson, il sultano Ahmed al Jaber, ministro dell’Industria degli Emirati Arabi e amministratore delegato della compagnia petrolifera statale, attualmente Presidente della Conferenza delle Parti (COP) in corso a Dubai, ha affermato che «nessuna scienza sostiene che l’eliminazione graduale del petrolio risolverà i problemi del clima» e che «l’eliminazione dei combustibili fossili riporterebbe il mondo nelle caverne». Polverone sulla Conferenza, poi la precisazione lunedì in conferenza stampa 

L’articolo completo di Massimo Calvi su Avvenire

Le parole di al Jaber, 50 anni, che è anche inviato per il clima degli Emirati Arabi Uniti e presidente della Cop28, hanno sollevato immediatamente un polverone. Tanto che lunedì, durante una conferenza stampa, il sultano ha dovuto fare una precisazione, dichiarando pubblicamente di «rispettare le raccomandazioni della scienza sul cambiamento climatico». «Sono ingegnere – ha spiegato -, ho rispetto nella scienza. Sono un economista e combino la passione per la scienza e il business. La scienza è al centro del mio progresso nella carriera. Rispetto numeri e dati. C’è confusione e ci sono cattive interpretazioni. Aiutatemi a chiarire questi concetti».

A diffondere l’audio, rubato nel corso di una sessione dei lavori, era stato un consorzio di giornalisti investigativi, Climate Reporting, e i commenti di al Jaber sono stati riportati in un video dal quotidiano online “The Guardian”. «L’1.5 è la mia stella polare – aveva dichiarato al Jabel riferendosi agli obiettivi di Parigi in termini di aumento della temperatura globale – e, nella mia mente, la riduzione e l’eliminazione graduale dei combustibili fossili è inevitabile, è essenziale. Tuttavia dobbiamo essere reali, seri e pragmatici al riguardo».

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