COMUNITÀ AMICHE DELLA DISABILITÀ IN VALLE SABBIA? L’AMBITO 12 PROGETTA IL FUTURO INCLUSIVO

Quanto è inclusivo per le persone con disabilità l’Ambito 12? Questa la domanda di partenza del Distretto valsabbino che ha avviato un nuovo percorso per mappare il territorio e capire se e quanto sia in grado di garantire alle persone con disabilità una prospettiva di vita adulta. Lo studio è affidato alla SIDiN – Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo che nel 2021 ha creato il marchio Cad – Comunità Amiche della Disabilità in collaborazione con la Fondazione Asm, la Fondazione Villa Paradiso e la Congrega della Carità Apostolica di Brescia.

 Il presidente della Fondazione Asm, Felice Scalvini, sottolinea che il compito degli enti filantropici non è semplicemente quello di erogare denaro per progetti di interesse per la comunità, ma devono distribuire saperi e creare relazioni nate dal dialogo con i soggetti che si rivolgono a loro.
Questi saperi, che gli enti ricevono, devono essere sviluppati e rimessi in campo. Da questo fondamentale passaggio prende vita il progetto “Comunità Amiche della Disabilità”, un mezzo con il quale dare possibilità a un territorio di valutare quanto i propri servizi siano inclusivi rispetto alla disabilità.
“Perché è stato importante scegliere di lavorare sui distretti?”, spiega Scalvini. “Sono quei territori che hanno più bisogno di specchiarsi nel presente per capire quali interventi attuare nel futuro. Questo processo è possibile attraverso una metodologia studiata ad hoc, che si sviluppa su più livelli e che permette di mandare sul campo rilevatori che parlano con cittadini e operatori che si occupano di disabilità”.

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