CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEI VOLONTARI, LA LIGURIA FA DA APRIPISTA 

La certificazione delle competenze acquisite nell’attività di volontariato e nell’anno di Servizio civile universale è un obiettivo previsto dalla riforma del 2017. Il decreto arriverà a inizio 2024, dice la viceministra Bellucci. Un’esperienza già esistente in questa direzione è quella di Aism: il lavoro fatto con il progetto “Cives ad Curam” è entrato nel repertorio ligure delle qualificazioni e nel sistema regionale di certificazione

Decreto in arrivo a inizio 2024

Il decreto – previsto dalla riforma del Terzo settore del 2017 – arriverà a inizio 2024. Maria Teresa Bellucci, viceministra per il Lavoro e le Politiche sociali, l’aveva anticipato incontrando le organizzazioni del Comitato editoriale di VITA e l’ha ribadito ieri – mercoledì 22 novembre – intervenendo alla due giorni del Forum Terzo settore dedicata proprio a questo tema: «Stiamo finalizzando il testo del decreto interministeriale per la certificazione delle competenze del volontariato, entro fine anno lo presenteremo agli altri ministeri coinvolti (Istruzione, Università e Pubblica amministrazione) per poi vararlo a inizio 2024. Il decreto definisce i criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite in attività di volontariato: è un bell’esempio di lavoro di scrittura collettivo con i ministeri, ma anche con i rappresentanti del Terzo settore e delle altre parti sociali coinvolte, per cui il testo non necessiterà di ulteriori revisioni e potrà essere approvato in breve tempo. Nell’anno europeo dedicato alle competenze questa è la dimostrazione di quanto crediamo nel volontariato e nelle potenzialità di tutto il Terzo settore, ma anche nelle competenze trasversali di cui questo mondo si fa portatore». 

Vai all’articolo completo su Vita.it