CARO TERZO SETTORE, DOPO LA RI-FORMA SERVE LA RI-SOSTANZA

«Assistiamo ad una crescente separazione fra le finalità – spesso consegnate solo allo statuto ed ai principi – ed i modelli organizzativi e le motivazioni (senso) al centro del lavoro, dovuta in parte alle trasformazioni esterne e in parte all’incapacità di molte organizzazioni di affrontare il rischio insito nel cambio d’epoca che stiamo attraversando». L’intervento di Paolo Venturi, Direttore di Aiccon, alla vigilia delle Giornate di Bertinoro 2023.

In un’epoca in cui la dimensione sociale è tracimata in ogni ambito fino a ridefinire la natura di politiche e istituzioni, diventa centrale ri-sostanziare il codice sorgente di organizzazioni che legittimano loro esistenza non tanto nel far “bene” cose socialmente utili, ma nel generare “bene comune” auto-organizzando la comunità. Il rischio, per le oltre 360mila istituzioni dell’economia sociale che popolano la terra di mezzo fra Stato e Mercato, è quello di cadere in un lento ed inesorabile ripiegamento, su posizioni fortemente conservative in cui l’efficacia dell’agire tende ad essere equiparata all’efficienza: una distorsione dello sguardo che trasforma l’efficienza (necessaria) in “efficientismo”. Fino a 20 anni era lecito pensare che “mezzi e fini” di un’organizzazione not for profit, potessero procedere di pari passo ed in maniera naturale ed armonica.  Oggi non è più così.