In questi giorni si è manifestata una capacità di prendersi cura delle persone e dei territori della Romagna devastati dall’alluvione, in modi e in forme che hanno destato qualche sorpresa, attingendo non solo alla forza delle reti associative organizzate, ma anche alla linfa del volontariato individuale e temporaneo.
Lavoriamo per aprire una nuova stagione curando questi nuovi semi.