AGRICOLTURA BIOLOGICA, I LIMITI DELLE CERTIFICAZIONI

L’agricoltura biologica vive un momento importante. «Sul settore c’è un’attenzione come mai prima», dice Francesco Giardina, direttore di Coldiretti Bio. A livello europeo, nel 2020 la Commissione Ue, all’interno della strategia Farm to Fork, ha proposto di raggiungere il 25% di terreni Ue coltivati a biologico entro il 2030. Nel nostro Paese, nel marzo 2022, dopo quindici anni di attesa, è stata approvata una legge per far crescere ulteriormente il settore.

Per il consumatore, ma anche per i distributori che comprano dalle aziende produttrici, “biologico” è ciò che è certificato come tale, e i prezzi più alti di questi prodotti sono giustificati dal bollino verde, concesso all’azienda da un ente terzo. L’Italia è storicamente uno dei produttori europei maggiori, con una forte vocazione all’esportazione. Ma il sistema di certificazione, come sostengono alcuni attori del settore e confermano operazioni recenti e processi in corso, non dà sufficienti garanzie.

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