ACCOGLIENZA DIFFUSA, SI PROCEDE A SINGHIOZZO

Avevamo annunciato (leggi qui) che dal Viminale qualcosa si stava muovendo sulla prosecuzione dei progetti del Sistema accoglienza integrazione-Sai attivati in oltre 200 Comuni italiani e per i quali dal governo si attendevano i provvedimenti necessari. E qualcosa si è mosso: con proprio Decreto del 18 dicembre 2023, n. 55428, infatti, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha autorizzato il differimento «dal 31 dicembre 2023 al 29 febbraio 2024 della scadenza dei precedenti Decreti ministeriali n. 20454 e n. 29190»: in altre parole, è prorogata – agli stessi patti e alle stesse condizioni e in attesa delle ordinarie procedure di prosecuzione – la scadenza dei progetti Sai ammessi al finanziamento per il periodo dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.

Allo stato, si dice nel Decreto, si considera cogente garantire la prosecuzione delle attività progettuali di accoglienza diffusa, ma non risultano disponibili ulteriori fondi: tutto, insomma, è «subordinato all’adozione di provvedimenti attuativi, tuttora in corso, e di specifiche determinazioni in ordine alla destinazione e non ha ancora copertura per gli anni successivi al corrente». In buona sostanza, la Commissione di valutazione del Viminale il primo dicembre 2023 ha cominciato i lavori per l’esame delle domande di prosecuzione dei progetti in scadenza al 31 dicembre , ma allo stato attuale le risorse disponibili sono limitate e consentono di garantire soltanto una durata parziale delle attività. Pertanto, «nelle more della valutazione della Commissione, gli enti titolari di finanziamento sono autorizzati al proseguimento dell’accoglienza delle persone già prese in carico». I progetti che possono “respirare” per altri due mesi sono 193 Sai ordinari, 17 Sai per i minori stranieri non accompagnato e 13 Sai destinati a persone con disabilità o disagio mentale.

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