ABILITARE LA COLLABORAZIONE. PRESUPPOSTI, VINCOLI E CONDIZIONI DELLA CO-PROGETTAZIONE IN ITALIA 

L’interesse crescente nei confronti della co-progettazione previsto dall’art. 55 del Codice del Terzo settore è testimoniato dalla crescente diffusione dello strumento, in particolare dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2020, che ha riconosciuto la piena liceità dell’uso di tale procedura (Gori, 2022).

Nel primo rapporto pubblicato da Euricse sono stati riportati i risultati generali della prima ricerca nazionale sulla co-progettazione in Italia. L’indagine è stata svolta su un campione di venti casi di co-progettazione. I casi sono stati selezionati dopo una ricerca sugli avvisi pubblicati dalle pubbliche amministrazioni, tenendo conto della distribuzione territoriale (regioni del Nord, del Centro e del Sud), dell’entità economica del contributo del settore pubblico (da poche migliaia di euro fino a cifre superiori a cinque milioni), e della tipologia di amministrazione coinvolta (Comuni, consorzi o aziende pubbliche di servizi, altri enti).


In questo secondo Rapporto, l’obiettivo è di approfondire, utilizzando le interviste e i materiali raccolti, le condizioni che abilitano le co-progettazioni e costituiscono i prerequisiti intorno ai quali possono essere costruiti processi di reale condivisione di intenti e obiettivi per il governo del welfare locale tra settore pubblico e Terzo settore in Italia.

Leggi il secondo rapporto (pubblicato il 20 marzo) qui