SIAMO PRONTI PER IMMAGINARE UNA SOCIETÀ SENZA NON PROFIT?

Il Terzo Settore da sempre si prende cura della parte più colpita del nostro Paese. Ma il Coronavirus non colpisce solo le persone: colpisce anche le organizzazioni, il loro modo di impattare sul territorio, il loro modo di sostenersi. Nella riflessione di Enrica Baricco – Presidente di CasaOz Onlus – su ItaliaNonProfit, ecco perché è necessario entrare in azione subito per la salvaguardia del Settore, per non rischiare di vedere negati i servizi essenziali alla persona di cui il non profit si occupa.

Ora più che mai, piegati da una pandemia che non lascia tregua da ormai più di un anno, è importante che nessuno di noi del Terzo Settore lasci il campo. Le persone di cui ci prendiamo cura fanno parte della parte più colpita del nostro Paese. Che siano anziani, bambini, malati, donne, migranti: tutti costituiscono una parte essenziale e portante della società. Il loro stesso benessere restituisce qualità alla vita della nostra società e questo va ovviamente a beneficio di tutti.

Ciascuna delle nostre organizzazioni, con il massimo impegno e la massima professionalità, offre ai cittadini quei servizi che lo Stato non riesce a garantire. Stiamo parlando di offrire quotidianamente servizi essenziali e di sostenere aspetti prioritari ed irrinunciabili della vita delle persone. Questa attività quotidiana la chiamano spesso imprenditoria sociale. Ma non altrettanto spesso le danno la giusta riconoscibilità e i giusti supporti, che invece viene conferita all’imprenditoria tout court. 

Al pari di ogni imprenditore infatti costruiamo le risposte migliori, organizziamo le attività, cerchiamo le risorse per poterle sostenere, costruiamo piani di sviluppo, misuriamo l’impatto che generiamo per verificare l’efficacia di ciò che facciamo. Se ciascuno di noi sospendesse i propri servizi alle persone, se ciascuno di noi si fermasse anche per una sola settimana, tutte le persone di cui ci occupiamo dovrebbero trovare risposte altrove. Immediatamente. 

Per questo li si chiama servizi essenziali, perché non se ne può fare a meno. Oggi più che mai. Ecco perché credo che sia davvero urgente che ci si impegni tutti a trovare modi più giusti ed efficaci per sostenere questi nostri mondi.

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