AL MERCATO SERVE UN PO’ DI FELICITÀ

Secondo Mario Calderini, economista del Politecnico di Milano, la pandemia ha reso centrali beni come fiducia e cooperazione che ora devono contaminare il capitalismo. Si può ancora chiamare socialismo liberale.

“Avevamo lasciato il mondo con la grande finanza che prometteva la riforma del capitalismo, il superamento delle disuguaglianze e uno sviluppo sostenibile; ci ritroviamo meno di tre mesi dopo con lo Stato unico soggetto resiliente, il silenzio delle grandi multinazionali, il disorientamento delle imprese sociali impegnate nell’avvio di un profondo processo di auto-trasformazione”.

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