LE MIGLIAIA DI SATNAM SINGH D’ITALIA CHE NESSUNO VEDE 

La morte di Satnam Singh riaccende i riflettori sul mondo degli invisibili, degli schiavi delle campagne, «delle persone disperate che vivono una condizione di bisogno ed hanno necessità di lavorare. Ma il caso del giovane bracciante indiano mette in evidenza anche il comportamento di crudeltà di chi poteva aiutarlo ed invece lo ha lasciato morire senza alcuna assistenza». Emilio Santoro è il direttore del Centro di ricerca interuniversitario l’Altro Diritto. Insieme da Elisa Gonnelli ha redatto il “Quinto Rapporto del Laboratorio sullo sfruttamento lavorativo e la protezione delle sue vittime” che viene realizzato con l’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil. Uno strumento che si pone «l’obbiettivo di esaminare la dimensione pervasiva del fenomeno dello sfruttamento lavorativo, analizzando la capacità di emersione della legge 199 del 2016 in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e l’efficacia degli strumenti di protezione delle vittime. Una legge, appunto, pensata per l’agricoltura ma che riguarda tutti i settori dello sfruttamento a cui prima magari non si pensava o non venivamo approfonditi» spiega Santoro.

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