SUL BRIGANTINO DEL CUORE I BIMBI MALATI CON I LORO FRATELLI PER GUARIRE PRIMA 

Il progetto di Fondazione Ronald McDonald sale a bordo di Nave Italia. Maria Chiara Roti, Direttrice Generale: “La medicina, ci dice un report Usa, conta nella cura di un bambino per il 30%, il resto lo fanno le condizioni economico-sociali e l’apporto della famiglia”. La partenza dal porto di La Spezia per Civitavecchia 

Incominciamo il viaggio da qui. «Lo studio ci dice che favorendo questo contatto, gli esiti delle cure saranno più veloci e di migliore successo» spiega Maria Chiara Roti, direttore generale della Fondazione Ronald McDonald Italia. «Ma ne abbiamo conferma anche dall’osservazione e dialogo constante che abbiamo nei reparti di terapia intensiva degli ospedali Niguarda di Milano e Careggi di Firenze, in cui i neonatologi ci dicono che nei primi giorni e mesi di vita dei bimbi prematuri lo sviluppo neurologico è migliore e più rapido e anche più efficiente sotto il profilo preventivo, per scongiurare eventuali disturbi, se a fianco del bimbo sono presenti i genitori, i nonni e anche i fratelli. La medicina, ci dice un report Usa, conta nella cura di un bambino per il 30%, il resto lo fanno le condizioni economico-sociali e l’apporto della famiglia».

L’articolo completo di Fabio Pozzo su La Stampa.it