OTB FOUNDATION: 100MILA EURO PER LE DONNE INDIANE SOPRAVVISSUTE AGLI ATTACCHI CON L’ACIDO

OTB Foundation supporta Hothur Foundation e il progetto Victory over Violence, stanziando 100.000 Euro per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne sfregiate indiane e dei loro figli.

Oggi più che mai la violenza di genere è un tema che scuote e indigna l’opinione pubblica, eppure sembra essere un fenomeno in continua crescita anche perché le modalità di aggressione sembrano essere davvero tante e imprevedibili. Se in Italia è particolarmente sentito, si tratta tuttavia di un fenomeno che coinvolge tutto il mondo. In India, per esempio, nonostante le donne siano riuscite a ricoprire cariche istituzionali importanti già dagli anni ’60, vige una dicotomia alquanto spaventosa che è inversamente proporzionale al potere che la donna ha avuto in politica. Le donne continuano infatti a subire ogni genere di violenza, ma tra tutte emergono gli attacchi con l’acido che colpiscono donne appartenenti a qualsiasi classe sociale, casta, credo e religione.

L’acido solforico è un’arma, non richiede un diretto contatto fisico da parte dell’aggressore, è corrosivo, penetra fino alle ossa danneggiando muscoli e provoca gravi danni funzionali; la cosa assurda è che si può comprare senza prescrizioni, in totale tranquillità a un prezzo bassissimo” – spiega Kulsum Shadab Wahab Ceo di HOTHUR FOUDATION.

Arianna Alessi Vice presidente di OTB FOUNDATION, interviene “Qualsiasi donna può essere vittima di questa violenza maschile che consiste nello sfregiare il viso o il corpo con l’acido; un reato premeditato che mutila in maniera permanente la donna e viene utilizzato dall’uomo come lezione, vendetta – spiega Alessi che continua – Il fattore scatenante è spesso il rifiuto, causato per esempio dal fatto che la donna non ha accettato una proposta di matrimonio oppure perché ha chiesto il divorzio. In India l’uomo si sente libero di aggredire in questo modo violento. Nel Paese però non esiste un sistema completo di registrazione delle ustioni, infatti, i dati recentemente registrati sono una summa di varie fonti – es: le agenzie indipendenti, piccole comunità, ospedali, le vittime, comunità femminili, unità di banca della pelle – tutti questi casi portano a stimare un valore di almeno 450 casi in tutta l’India, ma il numero effettivo potrebbe superare i 1000 casi”.

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Il progetto consiste in un programma di reinserimento sociale per le donne indiane sopravvissute ad attacchi con acido non solo attraverso il finanziamento dei loro interventi chirurgici (purtroppo tanti e costosi per ogni vittima), ma anche dando supporto psicologico e sostenendo la formazione lavorativa delle vittime.

L’iniziativa si rivolge anche ai figli delle sopravvissute, qualora ci fossero, che hanno bisogno di aiuto per l’istruzione. Da un’indagine recente è emerso che l’85% delle persone sfreggiate con l’acido è di sesso femminile e la restante percentuale del 15% è individuata nei figli di queste donne.

I dati recentemente registrati sul fenomeno degli attacchi di acido, sono una summa di varie fonti – agenzie indipendenti, piccole comunità, ospedali, le vittime, comunità femminili, unità di banca della pelle: tutti questi casi portano a stimare un valore di almeno 450 casi in tutta l’India, ma il numero effettivo potrebbe superare i 1000 casi.