Il riconoscimento è attribuito alla persona, associazione o impresa che promuova l’evoluzione verso un’economia ambientale tenendo conto dell’impatto sociale. Manca poco alla scadenza: candidature entro il 5 ottobre.
Le caratteristiche della “giusta transizione” sono state enunciate in un decalogo messo a punto dal Gruppo di lavoro dell’ASviS sui Goal 7 e 13 (Energia e clima) dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra i suoi principi:
- la giustizia intergenerazionale, per promuovere una “transizione socialmente giusta, che garantisca che nessuno sia lasciato indietro”;
- la partecipazione democratica, attivabile tramite “processi di partecipazione democratica nella pianificazione e nelle misure di attuazione della transizione”;
- la riqualificazione professionale “mediante un’appropriata formazione, creando nuovi spazi occupazionali”;
- l’investimento in ricerca e sviluppo “orientato alla trasformazione sostenibile di tutti i settori del sistema produttivo e all’adeguamento delle competenze dei lavoratori”.