L’ENERGIA DELLE COMUNITÀ

Ilaria Sesana sulla piattaforma “A Brave New Europe” racconta di uno dei primi esempi europei di municipalità alimentata da energie rinnovabili e gestita da una “rete intelligente”. A Brave New Europe è un progetto di Slow News e Percorsi di Secondo Welfare per avvicinare le persone alla politica di coesione dell’Unione Europea in Italia.

«Dietro a un pannello fotovoltaico vedo una grande opportunità di crescita energetica, economica e anche culturale per il mio territorio, per la Sardegna. Quando osservo un pannello fotovoltaico io non vedo solo la produzione di energia in modo pulito e sostenibile, ma la possibilità di costruire una “rete intelligente”: una rete di persone che producono energia e che, grazie alle nuove normative, potranno condividerla con gli altri, scambiarla e accumularla».

Rosolino Sini, 62 anni, è il direttore del servizio elettrico del Comune di Benetutti, un piccolo paese della Sardegna centrale, a quaranta chilometri da Nuoro, circondato da campi, filari di vite e aziende agricole con pecore e capre. Su un totale di 1.780 residenti sono attivi 110 impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: numeri che fanno di Benetutti uno dei primi Comuni in Italia per potenza installata pro-capite. Dalla terrazza di fronte alla piccola chiesa di Santa Croce si vedono i tetti punteggiati di pannelli solari, Sini li indica uno ad uno: la scuola media in lontananza, la casa di riposo, il ristorante. Passeggiando per le strade, basta alzare lo sguardo per continuare a contare, casa dopo casa.

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