UNA MOSTRA CON LE OPERE D’ARTE PROVENIENTE DAL PATRIMONIO ARTISTICO DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

La Fondazione Monte dei Paschi di Siena, attraverso la cura scientifica e organizzazione di Vernice Progetti Culturali ha ideato un progetto di mostra con opere d’arte provenienti dal patrimonio artistico di Banca Monte dei Paschi di Siena, la quale ha avuto, fin dalle sue origini, un rapporto molto stretto con l’arte e la cultura del suo territorio di riferimento.

L’intento è quello di raccontare la storia dell’arte senese dal tardo Medioevo al Novecento, presentando al pubblico una serie di capolavori conservati nelle collezioni della Banca Monte dei Paschi di Siena: Opere di maestri del calibro di Pietro Lorenzetti, Tino di Camaino, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Domenico Beccafumi, Bernardino Mei, Cesare Maccari e Fulvio Corsini permetteranno di ripercorrere il secolare amore di Siena per le arti figurative, attraverso alcune grandi personalità artistiche capaci di affermarsi in patria e non solo, dando conto dello straordinario valore delle collezioni della Banca Monte dei Paschi di Siena, indissolubilmente legate alla città, alla sua memoria e ai suoi valori.

“La cultura – dicono dalla Fondazione – è un fattore fondamentale di coesione e attivazione sociale, di qualità della vita, e di crescita civile ed economica. Questo evento, dopo due anni di distanziamento sociale e astinenza da occasioni partecipative, può giocare un ruolo chiave per creare condizioni favorevoli alla produzione e fruizione di cultura sul territorio, e riproporre, anche indirettamente, l’approccio strategico verso azioni di sviluppo sostenibile, il benessere culturale e sociale, il patrimonio artistico, le attività produttive, ambiente, politiche sociali, turismo.
Ci piacerebbe avvicinare l’intera collettività a conoscere questo progetto culturale, che prevede un allestimento con materiali sostenibili, attraverso la visita alla mostra, ma anche attivando percorsi di approfondimento per un pubblico sensibile all’argomento”.

Ulteriori informazioni su fondazionemps.it