UN TRATTORE SPECIALE PER POTER LAVORARE “DAL NONNO”

Lo sport agonistico, l’incidente che gli ha fatto perdere l’uso delle gambe, la riabilitazione e la nuova vita nell’azienda di famiglia: ora il nuovo obiettivo di Moneti, 25enne pesarese, e la raccolta fondi. L’articolo di Corriere Buone Notizie

asciato solo, di sera, al freddo. Come un sacco abbandonato. Per tutta la notte, in mezzo ad una strada, fino alle quattro del mattino, in un angolo di via Gradara, a Pesaro. Se non fosse stato per Francesca, di passaggio da quelle parti, e le scarpe bianche, che hanno praticamente creato un riflesso sui fari dell’auto, oggi saremmo qui a raccontare una storia molto più drammatica. La ragazza, infatti, notando quelle scarpe bianche, incuriosita è subito scesa dalla macchina, prestando i primi soccorsi al ragazzo. Alessandro Moneti, pesarese di 25 anni, deve la sua vita, un sabato notte di sette anni fa, proprio a Francesca: «Se non mi avesse trovato, sarei morto dissanguato», ricorda l’ex nuotatore a livello agonistico, giocatore di basket (una promessa delle giovanili della pallacanestro pesarese), appassionato di moto e desideroso di autonomia e libertà come solo un ragazzo di quell’età può esserlo. «Oggi è chiaro che ragiono con un’altra testa: sono molto più pacato», racconta Alessandro, con alle spalle due settimane in rianimazione, subito dopo l’incidente, e un anno e mezzo trascorso in ben quattro ospedali diversi.

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È un sogno, ma rappresenta molto di più. Lavorare alla guida di un trattore agricolo speciale, come occasione per ricominciare e “rinascere”.

S’intitola “Un trattore adattato per Alessandro” la campagna di crowdfunding per il progetto di inclusione lavorativa di Alessandro Moneti, che prende le mosse dai messaggi di solidarietà arrivati da più parti per la sua storia e dall’incontro con la Fondazione Wanda Di Ferdinando di Pesaro, che, nell’ambito della sua missione a favore delle giovani generazioni, si è attivata a supporto creando l’azione di raccolta fondi sul portale GoFundMe e impegnandosi a garantire la trasparenza della campagna. A innescare l’iniziativa e stimolare altre possibili collaborazioni, anche la sede provinciale del CSV Marche Ets (Centro servizi per il volontariato) con il presidente Tomas Nobili che insieme a Federica Maria Panicali, presidente della Fondazione, e allo stesso Alessandro, hanno presentato l’iniziativa.

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