TERZO SETTORE: STIPENDI OLTRE IL TETTO DEL 40%? I CASI DI EMERGENCY, AMREF E AIRC

L’articolo di Serena Uccelo su Il Sole 24 Ore spiega come la legge imponga un limite che rischia creare difficoltà nel recruitment. Gli accordi di Emergency e Amref varano indennità e nuovi inquadramenti.

Un contratto integrativo con l’auspicio di un nuovo intervento normativo. A poche settimane dall’avvio del Registro unico del Terzo settore (359mila gli enti non profit che potrebbero iscriversi) si riaccende l’attenzione su uno degli aspetti più discussi, da parte degli operatori, della riforma: il tetto alle retribuzioni degli oltre 853mila lavoratori (dati Istat).

La norma
Il punto di partenza è il Dlgs 117/2017 (il Codice del Terzo settore) e in particolare, per quanto riguarda il trattamento salariale, l’articolo 8. Il comma 2 di questo articolo stabilisce che «è vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve». Un discrimine importante che segna anche sotto questo profilo la divisione tra enti non profit e profit.

Un contratto integrativo con l’auspicio di un nuovo intervento normativo. A poche settimane dall’avvio del Registro unico del Terzo settore (359mila gli enti non profit che potrebbero iscriversi) si riaccende l’attenzione su uno degli aspetti più discussi, da parte degli operatori, della riforma: il tetto alle retribuzioni degli oltre 853mila lavoratori (dati Istat).

La norma
Il punto di partenza è il Dlgs 117/2017 (il Codice del Terzo settore) e in particolare, per quanto riguarda il trattamento salariale, l’articolo 8. Il comma 2 di questo articolo stabilisce che «è vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve». Un discrimine importante che segna anche sotto questo profilo la divisione tra enti non profit e profit.

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