SPORT FOR INCLUSION NETWORK, COSTITUITO L’ETS DELLE FONDAZIONI PER LO SPORT INCLUSIVO

Nato prima come coordinamento informale, adesso lo Sport for Inclusion Network è diventato un Ente di Terzo Settore voluto da 21 fondazioni che tra le loro azioni hanno il sostegno e la promozione dello sport come strumento d’inclusione. Si tratta della prima Rete tematica tra fondazioni in Italia, un progetto di sistema a che raccoglie alcune tra le pratiche più interessanti di sport inclusivo ma che, soprattutto, vuole mantenere sempre accese le luci sull’azione sportiva come strumento privilegiato di benessere sociale, incontro con le fragilità e salute pubblica.

Un tema sempre centrale quello dello sport e dello sport inclusivo in Italia. Prima della pandemia nel mondo delle istituzioni non profit più del 33% erano realtà prettamente sportive (circa 120 mila) ma di queste solo il 7% (circa 8 mila) contribuiva attraverso la propria attività al contrasto di forme di disagio (Dati ISTAT 2019).

Il bisogno è palese: sostenere e accompagnare chi, nel nostro Paese, pensa allo sport e all’attività motoria come strumenti trasversali nei processi inclusivi, con la capacità di interessare una fetta sempre più’ ampia di popolazione e rendere sistemica l’attività fisica nelle politiche di welfare.

Le 21 organizzazioni aderenti sono uno spaccato di come il movimento dello sport inclusivo stia cercando di svilupparsi nel Paese con numeri che ne fanno un soggetto corale e rappresentativo .

Il 71% delle fondazioni del Network si occupa di ambiti sport e disabilità, il 59% di sport e periferie e sport e povertà  e il 41% di sport e migranti.  Una presenza capillare sul territorio nazionale e non solo, quasi un terzo delle fondazioni aderenti interviene anche all’estero.

Sono soci dello Sport for inclusion network Fondazione Èbbene, Fondazione Time2 e Fondazione Pietro Pittini.

Ulteriori informazioni sul sito di Fondazione Èbbene